Terapie
Approfondimenti sugli approcci terapeutici possibili alle patologie che fanno parte
delle aree di attività della Dottoressa Isidori
Terapie
Approfondimenti sugli approcci terapeutici possibili alle patologie che fanno parte
delle aree di attività della Dottoressa Isidori
La maggior parte delle patologie di tipo neurologico provocano dolore più o meno persistente che va trattato con specifici approcci diversificati.
Avremo un
- approccio di tipo antalgico che sarà meno invasivo se di tipo farmacologico (con medicamenti contro dolore ed infiammazione) da proporre di solito unitamente a trattamenti di medicina fisica (fisioterapia, manipolazioni, massaggi, utilizzo di busti rigidi)
- oppure un approccio sempre antalgico e conservativo ma più invasivo, ad esempio basato su infiltrazioni (applicazione di medicamenti direttamente in prossimità delle zone interessate dal dolore).
Nei casi più gravi, quando l’utilizzo di queste forme di approccio non consenta di eliminare i dolori, si potrà intervenire chirurgicamente, con l’ausilio di tecniche di microchirurgia allo scopo di ridurre il dolore post operatorio, la durata del ricovero e consentire al paziente un ritorno più rapido alla vita quotidiana.
Per quanto riguarda i trattamenti conservativi più invasivi, ricordiamo le Infiltrazioni che consistono in iniezioni di farmaci e molecole attive in corrispondenza o nelle immediate vicinanze delle strutture interessate dal processo patologico e dalle quali origina il dolore (radici nervose, faccette articolari tra le vertebre, muscoli, strutture nervose). Per massimizzare l’efficacia dei farmaci impiegati si utilizza sempre di più il supporto ecografico, grazie al quale è possibile visualizzare le componenti anatomiche su cui si agisce. I farmaci usati sono per lo più cortisonici ed anestetici locali. Dopo aver anestetizzato la zona si procede all’infiltrazione vera e propria, tenendo monitorata frequenza cardiaca e ossigenazione del sangue ed una volta terminata la procedura, dopo essersi accertati che il paziente non abbia formicolii o deficit di forza potrà tornare a casa e riprendere le normali abitudini. Il beneficio vero e proprio delle infiltrazioni si apprezza solitamente a partire da 24-48 ore dalla procedura. A titolo esemplificativo, le infiltrazioni peridurali possono essere utilizzate nel trattamento anche del dolore dovuto alla compressione di una radice nervosa da parte di un’ernia discale, o a causa di gravi forme di artrosi.
Per alcuni tipi di patologie quando non si sia rivelato producente l’approccio antalgico appena descritto a base di un trattamento di tipo conservativo oppure il trattamento conservativo non sia stato sufficiente a liberare il paziente dalla patologia o dal dolore, si effettuerà un trattamento chirurgico, con tecniche di microchirurgia. Tale procedura prevede l’impiego di uno speciale microscopio operatorio e di una strumentazione di precisione per eseguire operazioni complesse su piccola scala, con l’effetto di essere molto più precisa e meno invasiva della chirurgia tradizionale.
In particolare si utilizza il microscopio per ingrandire l’area interessata mostrandola su un monitor in sala operatoria, e si associa una sorgente di luce intensa spesso accompagnata dal mantenimento di livelli di luce bassi in sala operatoria, pinze per fornire precisione alla mano del chirurgo, fili ed aghi speciali per l’applicazione dei punti di sutura. Tale tecnica ha varie applicazioni in ambito neurochirurgico per il trattamento di ernie ed in genere patologie che provochino sintomi neurologici a causa della compressione delle radici nervose, realizzando quindi la guarigione dalla patologia e non solamente l’interruzione del dolore.
A titolo esemplificativo, con la tecnica microchirurgica è possibile effettuare interventi in ambito di ernia discale lombare o recidiva post operatoria correggendo e stabilizzando la vertebra mediante il posizionando uno spaziatore o inserendo delle viti vertebrali apposite, rimuovere tumori cerebrali ed intervenire su malformazioni e patologie cerebrovascolari e vertebro-midollari, su traumi cerebrali o vertebrali e sui centri nervosi per migliorare sintomi neurologici.